Sette buone pratiche per scrivere microservizi

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21 Dicembre 2020

Lo stile architetturale a microservizi è sempre più affermato e ogni sviluppatore saprebbe definire un microservizio e i molteplici vantaggi che questo pattern porta. Inoltre, ogni giorno nuove tecnologie offrono supporto alla creazione e al deploy di un microservizio. Una volta rilasciato in produzione, quindi, dovremmo sentirci sereni e dormire sonni tranquilli. Eppure spesso non è così: governabilità, osservabilità e testabilità delle funzionalità erogate dai microservizi vengono a mancare, generando molta preoccupazione.

In questo DevTalk per ItalianCoders, Davide Tantillo, Francesco Francomano e Giulio Roggero hanno riassunto sette buone pratiche per scrivere microservizi e sentirsi sereni dopo averli rilasciati.
Queste buone pratiche sono il frutto dell’esperienza di aver progettato e messo in produzione migliaia di microservizi in container con Kubernetes.

In questo talk si parla di log, metriche, rotte di salute, allarmi, interfacce, test e autoscaling.
E tu ti senti sereno dopo aver rilasciato un microservizi? Noi sì!

Se vuoi approfondire lo stile architetturale a micorservizi, ecco cinque libri che pensiamo non dovresti perderti!

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