Platform Engineering, DevOps e SRE: sta per arrivare il momento di fare una scelta netta? È sotto gli occhi di tutti: il panorama dell’IT continua a evolversi a ritmi rapidi e incessanti. Ogni giorno il mercato mette a disposizione delle imprese non solo nuove tecnologie e nuovi strumenti, ma anche approcci inediti alla gestione dei sistemi informativi e dello sviluppo applicativo.

Proprio in merito al tema dello sviluppo software sta prendendo sempre più piede il trend del Platform Engineering, a cui analisti ed esperti del settore fanno riferimento come a una delle filosofie più disruptive del momento. Se non sono pochi quelli che sostengono che nei prossimi anni il paradigma è destinato a trasformare in modo radicale il panorama dell’Information Technology, c’è chi non esita a dire che il Platform Engineering potrebbe addirittura soppiantare alcune delle pratiche considerate più innovative di questi ultimi anni, a partire proprio da DevOps, Agile e SRE.

A prescindere dalle previsioni e dalle supposizioni degli esperti, però, ciò che oggi conta per le imprese è capire cosa effettivamente comporta l’adozione di un approccio come quello del Platform Engineering: che impatto può avere sui team di sviluppo interni e più in generale sulla divisione IT? Che apporto darà alla Platform Economy? Converrà utilizzarlo in alternativa ad altre strategie più affermate? E, in caso positivo, quali step bisognerà compiere per farlo in maniera corretta?

Prima di rispondere a queste domande, vediamo più nel dettaglio in cosa consiste il Platform Engineering e per quali ragioni promette di ridisegnare l’orizzonte dell’IT management nei prossimi anni.

 

Che cos’è il Platform Engineering?

Secondo la definizione formulata da Gartner, il Platform Engineering è “la disciplina della costruzione e gestione di Internal Developer Platform (IDP) self‑service per il rilascio di software e la gestione del suo ciclo di vita”. A testimonianza della rilevanza che ha attualmente questo trend, il Platform Engineering figura in ben tre degli Hype Cycles che la società di analisi ha identificato per il 2022: Software Engineering, Emerging Technologies e Cloud Platform Services.

Puntando a migliorare costantemente la Developer Experience e a migliorare la produttività dei team di sviluppo, il Platform Engineering consente di costruire un prodotto, l’Internal Developer Platform (IDP), che rende i team autonomi, lasciando loro la facoltà di accedere in modalità self‑service agli strumenti (o crearli ex novo) che occorrono per avviare, gestire e monitorare i processi di sviluppo. Tutto questo, inoltre, migliorando la Governance IT, in quanto la piattaforma per sua stessa natura guida il team di sviluppo a rispettare le policy aziendali e a seguire i golden path. Infatti, la piattaforma fornisce ai team gli strumenti e le indicazioni necessarie per svolgere il loro lavoro quotidiano a tutti i livelli del ciclo di vita delle applicazioni. 

La piattaforma costituisce dunque un layer intermedio che permette di ridurre la conoscenza necessaria (cognitive load) per poter interagire con l’infrastruttura sottostante, che tende ad essere sempre più complessa con la sempre maggior diffusione di microservizi, Kubernetes e le tecnologie cloud native in generale. In questo modo, si semplifica sensibilmente il lavoro dei team di sviluppo, e inoltre si favorisce un onboarding più veloce di nuovi membri del team che hanno poca esperienza o familiarità con l’infrastruttura. Tutto questo contribuisce a rilasciare software di qualità più velocemente, garantendo al contempo una Developer Experience priva di frizioni.

Bisogna rimarcare che l’idea alla base del Platform Engineering prevede che la piattaforma sia un prodotto vero e proprio, e che sia in costante evoluzione. Il Platform Engineering, quindi, non si limita soltanto alla fase di progettazione iniziale della piattaforma, ma coinvolge anche le fasi di implementazione e soprattutto di manutenzione del prodotto. Garantire le massime performance man mano che si evolvono le esigenze dell’organizzazione comporta infatti un continuo lavoro di miglioramento, ampliamento e aggiornamento delle funzionalità. 

 

Platform Engineering: innovazione graduale o rivoluzione totale?

I benefici che porta il Platform Engineering sono dunque evidenti, ed è per questo che molti osservatori ritengono che entro il prossimo quinquennio il Platform Engineering vedrà una diffusione larghissima nel panorama IT. Sempre secondo Gartner, infatti, “entro il 2026 l’80% delle organizzazioni software si doterà di Platform Teams”, ovvero un team dedicato alla costruzione e manutenzione di una piattaforma digitale.

Resta da chiarire se le imprese dovranno compiere una scelta di campo netta, dismettendo completamente gli approcci più consolidati in favore del Platform Engineering. 

Una risposta univoca, naturalmente, al momento non c’è. Ma è bene ricordare che ogni volta che emerge un nuovo trend c’è chi sostiene che la novità travolgerà i modelli precedenti, al punto da rimpiazzarli del tutto. Qualcuno senz’altro starà pensando alla nascita del DevOps, e a chi affermava che avrebbe segnato la fine dell’Agile. Quando poi Google introdusse il concetto di SRE (Site Reliability Engineering) molti profetizzarono che il DevOps sarebbe diventato obsoleto. Quello che invece è avvenuto è che SRE, DevOps e Agile sono ancora tutti presenti e largamente utilizzati. Inoltre, la scelta di uno di questi approcci non esclude l’adozione anche degli altri. Al contrario, spesso le organizzazioni di maggior successo coincidono con quelle che hanno saputo combinare al meglio tutte queste metodologie.

Oggi sotto i riflettori c’è il Platform Engineering e, se vogliamo trarre insegnamento dal passato, forse l’ipotesi più appropriata da formulare è che la nuova pratica coesisterà con le altre metodologie già presenti, andando ad affiancarle.

 

Conclusione

Con ogni probabilità, il panorama IT del futuro sarà caratterizzato da un mix delle filosofie che oggi vanno per la maggiore, a cui si aggiungeranno in maniera graduale e incrementale le potenzialità del Platform Engineering. L’obiettivo rimane sempre quello di migliorare la Developer Experience e rilasciare software di alta qualità che crei valore per l’utente finale. Per questo motivo è necessaria una cooperazione sinergica tra Agile, DevOps, SRE e Platform Engineering, tutti al servizio della creazione di prodotti digitali.

Non resta dunque che attendere. Per chi invece non si accontenta di aspettare e vuole anzi essere tra i primi a toccare con mano i vantaggi del Platform Engineering ecco qui una guida che spiega nel dettaglio quello che bisogna sapere per avvicinarsi al nuovo modello.


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