Sempre più spesso al tema del Cloud Cost Management si sente associare l’espressione FinOps. Dietro il significato della contrazione delle parole Financial (Fin) e Operations (Ops) - che riprende la più celebre contrazione DevOps, da Development e Operations - si cela un concetto che rappresenta la naturale evoluzione delle tradizionali logiche di gestione delle tecnologie e delle risorse informatiche conseguente alla cloud transformation.
In un mondo contraddistinto dalla massiccia adozione del modello as‑a‑service ‑ con le imprese più innovative intente a modernizzare le proprie infrastrutture IT attraverso la migrazione in Cloud ‑ vantaggi come agilità, scalabilità e sicurezza dei processi richiedono l’introduzione di nuovi strumenti e approcci per gestire la crescente complessità dei nuovi sistemi. Il proliferare di soluzioni, licenze e strumenti sempre più stratificati, utilizzati e condivisi da team con finalità diverse ne complica inevitabilmente la gestione, aumentando il rischio di perdere visibilità sui costi effettivi generati dal cloud: è qui che interviene il FinOps.
Cos’è FinOps? Definizione e principi
Traducendo la definizione fornita dalla FinOps Foundation, “FinOps è una disciplina della gestione finanziaria del cloud ‑ oltre che una pratica culturale ‑ in continua evoluzione, che consente alle organizzazioni di ottenere il massimo valore aiutando i team di progettazione, finanza, tecnologia e business a collaborare in base a decisioni di spesa condivise e informate”.
Essenzialmente, dunque, quando si parla di principi FinOps ci si riferisce a un insieme di approcci e mindset che consentono ai team di gestire efficacemente i costi del cloud. Come? Maturando innanzitutto consapevolezza rispetto a come si sta effettivamente utilizzando la tecnologia, a partire da un nucleo di best practice da condividere in modo interfunzionale tra i vari team. Ciò implica anche l’adozione di un modello collaborativo ‑ a tutti i livelli aziendali, a cavallo tra IT e business ‑ finalizzato a un più rapido sviluppo e rilascio dei prodotti, a un migliore controllo finanziario e a una previsione più precisa, capitolo per capitolo, dei costi di gestione.
Non si tratta quindi solo di adottare pratiche e strumenti, ma anche di sviluppare una nuova mentalità estesa, promossa da un team dedicato e trasversale. Un approccio del genere è l’opzione migliore per gestire la complessità e implementare un sistema completo e centralizzato di monitoraggio di una voce di spesa che, in prospettiva, è destinata ad aumentare in modo esponenziale.
Come funziona il modello FinOps
Per capire come funziona il FinOps, può essere utile elencare le altre diciture con cui è generalmente conosciuta la pratica. Da “Cloud Financial Management” a “Cloud Financial Engineering”, passando per il già citato “Cloud Cost Management” e i più specifici “Cloud Optimization” e “Cloud Financial Optimization”, risulta evidente quanto la disciplina catalizzi teorie gestionali e pratiche di ottimizzazione. Solo evidenziando le responsabilità legate a ciascuna operazione e controllandone i costi attraverso una visione d’insieme si può intervenire per ottimizzare i flussi affidati al Cloud.
Nella pratica, sono tre le fasi in cui è suddiviso il processo FinOps:
- La prima riguarda tutte le attività di raccolta e condivisione delle informazioni che possono essere utili agli scopi sopra descritti. Si parla, quindi, del patrimonio informativo aziendale, ma anche dei dati generati dalle interazioni dei servizi e degli applicativi che l’organizzazione impiega per comunicare con il mondo esterno. Fondamentale è riuscire a organizzare le informazioni in modo da poterle poi sottoporre all’attenzione di ciascuno stakeholder.
- Il secondo step consiste nell’ottimizzare le risorse a disposizione. Questo può avvenire solo attraverso un’accurata attività di assessment, ovvero individuando in modo sistematico le potenziali aree di intervento, a partire per esempio dai servizi non più utilizzati fino alle inevitabili duplicazioni da un team all’altro. È necessario inoltre esplorare la possibilità di far convergere la scalabilità degli strumenti messi a disposizione dal Cloud e le esigenze aziendali, per razionalizzare le risorse in uso in funzione delle effettive utenze richieste per l’operatività ottimale.
- Infine, bisogna agire. Ovvero mettere in pratica le azioni richieste dalla roadmap elaborata per ottimizzare il consumo di Cloud sul fronte delle risorse, dei costi e dell’architettura.
Il processo FinOps, però, non finisce qui: terminato il primo ciclo di raccolta delle informazioni, ottimizzazione e implementazione degli interventi, il team cross‑funzionale ha il compito di mantenere in moto la macchina così organizzata. Bisogna, in altre parole, ricominciare un nuovo processo e assicurarsi che tutta l’esperienza maturata nel ciclo precedente sia convogliata in quello successivo, secondo la logica del continuous improvement.
I 6 principi su cui si fonda il FinOps
È chiaro che ci troviamo di fronte a un cambiamento radicale della prospettiva da sempre adottata in azienda. I principi FinOps, del resto, servono appunto a guidare le diverse anime dell’impresa in un territorio, quello del Cloud, per larga parte ancora inesplorato. È bene dunque rimarcare quali regole vanno rispettate, e quali sono i pilastri su cui dovranno reggersi le attività per innescare un vero e proprio circolo virtuoso:
- Conditio sine qua non per il FinOps è che i team collaborino in modo continuativo;
- Ciascun team deve assumersi la responsabilità delle risorse Cloud che utilizza;
- A guidare le operazioni di FinOps va posto un team dedicato, centralizzato e cross‑funzionale;
- Occorre produrre reportistica tempestiva, con elementi informativi completi e accessibili;
- Il risparmio economico non è necessariamente valore generato per l’organizzazione;
- L’abilità di fare leva sui costi variabili del Cloud va messa al servizio degli obiettivi di business.
I benefici del FinOps
Riuscire a integrare e armonizzare queste linee guida aiuterà qualsiasi tipo di impresa a fare propria la logica del Cloud Cost Management, e a sperimentare tutti i benefici connessi all’adozione del FinOps. Vantaggi che non attengono semplicemente alla possibilità di risparmiare sui costi del Cloud, ma che riguardano anche la capacità dell’organizzazione di sviluppare una panoramica completa e sempre aggiornata degli strumenti, dei servizi, delle licenze presenti in azienda, che rappresentano le leve su cui agire per potenziare i processi di business e migliorare customer e user experience. La conoscenza delle infrastrutture invisibili, delle loro potenzialità e dei loro limiti, è indispensabile anche per cogliere le opportunità di aggiornamento dello stack tecnologico e dare vita a una IT governance sempre più affidabile.
Sul piano operativo, sono essenzialmente cinque i benefici che si possono ottenere implementando le pratiche di FinOps. In sintesi, grazie ad esso l’azienda è in grado di:
- Ottimizzare i costi, attraverso il risparmio sull’utilizzo dell’infrastruttura, sui processi di migrazione e sulle attività di supporto;
- Migliorare la resilienza operativa, grazie a una più puntuale analisi dei rischi;
- Concentrarsi sulla qualità del servizio, determinata da sicurezza e stabilità operativa;
- Diminuire il time‑to‑market, rendendo lo sviluppo di prodotti e servizi sempre più fluido e veloce;
- Ridurre l’impatto ambientale e diventare più sostenibili, riducendo i consumi di risorse e di energia.
Aiutare l’azienda a convergere sulle metodologie FinOps: l’approccio di Mia‑Platform
Ricorrere alle metodologie FinOps richiede un notevole sforzo organizzativo e culturale, anche da parte delle imprese che hanno maturato già una discreta esperienza con l’ecosistema Cloud. Ecco perché oltre a sviluppare competenze e consapevolezza, è necessario anche poter fare affidamento su strumenti in grado di accompagnare questa transizione e semplificare la governance lungo l’intero processo evolutivo.
Per rispondere anche a questa sfida, abbiamo dato vita a Mia‑Platform Console. Uno strumento pensato, tra le altre cose, per integrare i principi sopra citati e aiutare qualsiasi tipo di impresa ad avviare e affrontare nel modo corretto ciascuna delle fasi del ciclo FinOps, con un occhio non solo al risparmio economico, ma anche al risparmio energetico e all’impatto ambientale, grazie al progetto open‑source kube‑green integrato nativamente nella piattaforma. Traendo il massimo vantaggio dal modello as‑a‑service e tenendo sotto controllo i costi delle risorse on‑demand, Developer, Architect e DevOps possono utilizzare Mia‑Platform Console per semplificare il lavoro quotidiano e condividere con gli altri team aziendali una governance completa dell’ecosistema Cloud attraverso la logica FinOps.
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